7 dicembre 2023

Una Via naturale e utile


Una Via naturale e utile 

di 

Lopön Tsechu Rinpoche 

 

da 

Kagyü Life nr 24, gennaio 1998 

 

 

In occasione dell'iniziazione degli 84 Mahasiddha (i praticanti che, nell'antica India, usarono i metodi della Via di Diamante per raggiungere l'illuminazione nell'arco di una vita) Lopön Tsechu Rinpoche ha parlato delle due forme di pratica del Dharma che sarebbero utili al giorno d'oggi nella società moderna: la Via dei laici e la Via degli Yogi. Fin dagli anni Sessanta, perfino prima che incontrassero il XVI Karmapa, Lopön Tsechu Rinpoche è stato il primo insegnante di Lama Ole e Hannah e ha seguito sia la loro crescita personale sia lo sviluppo del Dharma in Occidente. 

 

Quasi tutti gli 84 Mahasiddha raggiunsero l'illuminazione prima della morte. Mantenendo una forte connessione con il proprio maestro e usando gli speciali metodi del Veicolo dei mantra, il Vajrayana, i Mahasiddha furono capaci di raggiungere l'illuminazione nellarco di una sola vita. Questo legame tra un insegnante realizzato e il suo studente, del tutto aperto e devoto è la condizione principale che rende possibile ottenere dei risultati veloci sulla via. 

 

Un esempio che molti tra di voi conoscono è quello del Mahasiddha Naropa; era uno studioso importante all'Università buddhista di Nalanda, un grande esperto di tutti gli insegnamenti del Buddha. A quei tempi vigeva lusanza, per i non buddhisti, di arrivare a uno dei quattro cancelli dell'università e sfidarne i guardiani a intrattenere dei grandiosi dibattiti. Dato che il vincitore del dibattito sarebbe poi diventato linsegnante del perdente era della massima importanza che i guardiani avessero una conoscenza estesa, profonda e accurata dei concetti buddhisti al fine di essere in grado di presentarli in modo logico e preciso. Naropa fu, per molti anni, il guardiano del cancello nord dellUniversità di Nalanda. 

 

In un dato momento Naropa lasciò lUniversità per cercare Tilopa: in una visione aveva realizzato che lui era il suo maestro e che doveva incontrarlo per completare la pratica. La forte connessione tra loro mostrò i risultati veloci possibili grazie a questo tipo di relazione. È proprio grazie a essa che Naropa riuscì a rimuovere tutti i veli dalla mente, in modo tanto concreto in effetti che, un giorno, quando Tilopa lo colpì con una scarpa, questo atto divenne la condizione esteriore che rimosse lultimo velo concettuale dalla mente di Naropa permettendogli di raggiungere lilluminazione. 

 

In generale la tradizione raccomanda il praticante buddhista di prendere innanzitutto rifugio nei Tre Gioielli (il Buddha, il Dharma e il sangha) e di iniziare il percorso buddhista in questo modo. Il passo successivo è il prendere le promesse esteriori della disciplina e di mostrare un comportamento etico, cioè di concentrarsi sulla propria pratica del Dharma e di non danneggiare alcun essere vivente. Segue la promessa del Bodhisattva, limpegno preso interiormente di raggiungere lilluminazione per aiutare a liberare tutti gli esseri dalla sofferenza dellesistenza condizionata. Infine viene realizzato il livello per praticare il Vajrayana.  

 

I tempi in cui viviamo sono definiti l"età oscura", dove le condizioni di vita sono difficili in tutto il mondo. Gli insegnamenti buddhisti sono sconosciuti in molte parti del globo e tante persone non sono nate nell'ambito di uno stile di vita buddhista. Le condizioni delle società occidentali oggi rendono la via dei realizzatori (gli yogi) molto adatta. Questo non significa che ci sia qualcosa di sbagliato  nella via tradizionale dellordinazione monastica ma che questultima non è una necessità, e per molte persone è più conveniente praticare senza le regole e i regolamenti dei voti esteriori e dellordinazione monastica. 

 

Quasi tutti gli 84 Mahasiddha seguirono la via laica e solo pochi tra loro furono monaci e monache, e ai giorni nostri la via laica è naturale e di beneficio per molte persone. È mia opinione che lapproccio di Lama Ole è realmente in grado di portare beneficio a un vasto numero di esseri, il motivo stesso per cui sono stati dati gli insegnamenti, questo è il loro scopo. Ci devono toccare, cambiare il nostro stato mentale, aiutarci a capire i funzionamenti di causa ed effetto e modificare le nostre vite in senso positivo. 

 

Il lavoro di Lama Ole fa esattamente questo. Lama Ole non è solo di beneficio a molti esseri insegnando loro la grandiosa pratica Vajrayana del Phowa, ma avvicina ininterrottamente gli altri e fa loro del bene cambiandone le vite in modo positivo. Sostengo e apprezzo la sua attività in ogni modo. 



Traduzione di M.S.